Il forno pirolitico
IL FORNO PIROLITICO
La pulizia del forno ad incasso rientra in quell’elenco di attività – così come la pulizia del frigo – di manutenzione degli elettrodomestici della cucina, inevitabili e impegnative, soprattutto se usi molto spesso questo apparecchio e se è installato sotto il piano cottura. Se poi il tempo a disposizione è poco, la soluzione più efficace e meno dispendiosa è la pirolisi.
Avere un forno ben pulito è importante per ragioni igieniche, ma anche perché migliora le prestazioni: se le pareti di questo elettrodomestico sono perfettamente pulite, riflettono meglio il calore, prevenendo dispersioni energetiche e dunque riducendo i consumi. La pirolisi non è in realtà una tecnologia recente, in alcuni paesi europei è diffusa infatti da molti anni, ma in Italia sta prendendo piede solo ultimamente.
Durante la cottura il forno può sporcarsi in modo importante
La pirolisi è un procedimento che consente ai forni di pulirsi da soli: il vano interno raggiunge in pochi minuti una temperatura particolarmente elevata (intorno ai 500° C) per effetto della quale lo sporco provocato da schizzi o vapori degli alimenti viene carbonizzato e ridotto in cenere. Durante tale processo la sicurezza è garantita, perché la porta del forno viene bloccata meccanicamente e non è necessario essere presenti durante l’operazione, poiché tutto avviene in automatico, dalla fase di attivazione al raffreddamento. Una volta terminata la pulizia, l’elettrodomestico emette un segnale acustico che segnala che è possibile aprire lo sportello e togliere i residui di polvere. I benefici di un forno pirolitico sono evidenti. Innanzitutto, il risparmio di tempo in cucina. Basta solo impostarlo e avviarlo. Il procedimento di pirolisi consente di pulire sia la struttura interna del forno, sia le teglie e le griglie presenti.
Sono vari i livelli di pulizia pirolitica, ognuno di durata diversa. Quello più breve, è utilizzato per eliminare gli odori: ad esempio quando si è appena cucinato un fritto, ma si desidera infornare un dolce subito dopo. Il livello intermedio è indicato per igienizzare superfici mediamente sporche, mentre quello più lungo si attiva in presenza di sporco di una certa consistenza.
I consumi energetici non sono onerosi dal punto di vista economico: nei più recenti modelli, un ciclo completo di pirolisi determina un consumo pari a pochi centesimi di euro (circa 0,80 centesimi per il terzo livello, mentre 0,50 centesimi per il primo livello).
Un normale contatore da 3 kW, presente all’interno di qualsiasi abitazione, è in grado di supportare il lavoro del forno pirolitico; tuttavia, l’azionamento delle funzioni di pirolisi potrebbero risultare incompatibili con gli altri elettrodomestici.
La pirolisi oltre che conveniente è anche ecologica, poiché non richiede l’uso di speciali detergenti chimici, come per la pulizia tradizionale.
Il livello di temperatura che è possibile raggiungere non deve incutere timore dato che questi apparecchi sono progettati per sopportarne di così elevate. In effetti il calore generato durante il ciclo resta all’interno della cavità del forno pirolitico, mentre la funzione di ventilazione tangenziale ne permette lo smaltimento. Per una manutenzione ordinaria del forno esistono altre funzioni: nei forni Neff con funzione Easyclean, è possibile una pulizia ordinaria dopo ogni utilizzo. Va detto che questo tipo di programma non è efficace su sporco ostinato quanto la pirolisi.
Anche il forno a vapore può essere pirolitico
Pulizia ordinaria con funzione Easyclean di Neff
ALCUNE CONSIDERAZIONI
L’impiego dei forni pirolitici tuttavia deve avere luogo in modo scrupoloso, seguendo le istruzioni illustrate nel manuale d’uso. Verificate che non siano presenti alcuni residui particolari di alimenti prima di attivare questa funzione, come ad esempio briciole che potrebbero causare, con l’innalzamento della temperatura, fumo, oppure zucchero che potrebbe incollarsi al forno e danneggiarlo. Calcolate che l’uso di questa funzione richiede più tempo, di solito una o due ore, durante le quali l’elettrodomestico non può essere impiegato per la cottura. Sviluppa inoltre un quantitativo di calore superiore rispetto a quello dei forni standard, il che può risultare molto fastidioso soprattutto nei mesi caldi. La spesa per questo elettrodomestico è ovviamente superiore a quella di uno classico, poiché deve necessariamente essere equipaggiato di particolari dispositivi, come un sistema di ventilazione di portata maggiore, un isolamento migliore per non danneggiare i mobili e un sistema di blocco dello sportello.
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