Ergonomia in cucina
ERGONOMIA IN CUCINA
In questo articolo parliamo di ergonomia in cucina, ovvero delle distanze da considerare per permettere un giusto utilizzo degli arredi e degli spazi tra essi.
Quando si progetta una cucina, o qualsiasi altro ambiente della casa, l’ arredatore ha ben presente tutte le misure consigliate e le misure minime per poter muoversi agilmente negli spazi domestici.
La cucina è considerato il fulcro della casa, è un luogo che deve essere altamente funzionale oltre che piacevole. La cucina è l’ arredo che in una abitazione comporta la spesa più consistente, e che ha la più alta concentrazione di elettrodomestici, e quindi la progettazione della cucina merita una attenzione particolare, anche perché rimediare a degli errori non è facile, vista la complessità e unicità di ogni ambiente cucina.
DISTANZE MINIME
A – Una distanza di 120cm fra il tavolo e la parete o qualsiasi altro elemento che determini un ostacolo, rappresenta la distanza minima richiesta per permettere una libera circolazione con andatura frontale, dietro una persona seduta. Può essere accettabile una distanza minima di 90 cm solo se si tratta di uno spazio non di passaggio. Bisogna infatti tener conto che una persona seduta occuperà dal bordo del tavolo uno spazio che varia dai 45 cm ai 60cm o più. Non si tratta di misure legate alla sola corporatura della persona o alle dimensioni di una specifica sedia, ma alle varie posture assunte nel corso di un pasto: molto spesso verso fine pasto, soprattutto nelle occasioni conviviali, si tenderà ad arretrare in una posizione più informale e arretrata, occupando quindi più spazio.
B – Per consentire ad una persona di lavorare ed eventualmente di aprire ante e cassetti dietro ad una persona seduta, è necessario prevedere una distanza minima di 135cm fra il bordo del tavolo ed il mobile. Se il mobile ha una profondità di 80cm, tale distanza va aumentata di 15cm.
C – Per stabilire le distanze utili fra i piani di lavoro e altri elementi posti davanti ad essi, è necessario tenere conto dello spazio da destinare ai movimenti delle persone e dell’ingombro determinato da elettrodomestici e basi con relativi cassetti e sportelli eventualmente aperti.
D – Di fronte alla lavastoviglie va tenuto libero uno spazio di almeno un metro, per le operazioni di carico e scarico. Per consentire il passaggio di un’altra persona con andatura frontale durante queste operazioni, lo spazio libero va aumentato di altri 70cm se di fronte c’è una parete.
DISPOSIZIONE CUCINA
Il lavoro in cucina può essere molto faticoso, nonostante l’aiuto fornito da molti accessori e dagli elettrodomestici. Una buona organizzazione degli spazi può ridurre i percorsi “ad ostacoli” ed i movimenti innaturali e inutili. La disposizione delle varie zone della cucina, il rispetto delle distanze, l’organizzazione di percorsi razionali sono quindi i punti di partenza per fare del lavoro in cucina un’attività creativa e divertente. Una regola molto semplice è quella di unire la zona conservazione (dispensa, frigorifero), la zona lavaggio (lavello, lavastoviglie) e la zona cottura (piano cottura), per mezzo di triangoli di lavoro di piccole dimensioni. La somma dei tre lati che le uniscono non dovrebbe superare i 650cm. In una disposizione ottimale della cucina le tre zone devono essere intervallate da piani di lavoro.
ALTEZZA DEL PIANO CUCINA
Lavorare in piedi davanti ad un piano troppo basso o troppo alto, obbliga ad assumere posizioni scorrette che, a lungo andare, possono avere gravi conseguenze per la nostra salute fisica. Visto il progressivo aumento della statura media dell’uomo, è opportuno che anche l’altezza dei piani della cucina vari in base alle esigenze dell’utilizzatore. In questo modo egli potrà lavorare più comodamente. È importante decidere a priori l’altezza del piano di lavoro, perché essa determina anche la posizione delle prese di corrente, la posizione dei pensili e l’altezza del foro della cappa.
PROFONDITA’ DEL PIANO CUCINA
La tradizionale profondità delle basi di 60cm, si è evoluta verso misure superiori e più ergonomiche.
Un consiglio: quasi sempre raccomandiamo ai nostri clienti una profondità del piano di 65cm, che oltre ad aumentare la superficie del piano, permette di distanziare il piano cottura dallo schienale rendendo meno problematico l’uso dei fuochi collocati dietro, oltre a rendere più agevole la pulizia. Aumentando la profondità delle basi è anche possibile abbassare i pensili, che risultano così in una posizione più ergonomica.A ltro vantaggio è quello di ottenere un vuoto tra le basi e la parete di 5 cm che può tornare utile nel caso si debba spostare gli impianti idraulici esternamente senza dover ricorrere a lavori di muratura.
Le indicazioni e proposte che seguono, sono frutto di una costante ricerca portata avanti da Valcucine. E’ proprio partendo da un’ accurato studio ergonomico, affiancato alle migliori tecnologie e alla ricerca estetica, che Valcucine ha inventato nel corso degli anni soluzioni innovative e più funzionali rispetto a ciò che erano considerati gli standard. Molti produttori di cucine non propongono profondità di 80cm e tanto meno elementi che citerò in seguito. E’ doveroso però conoscere quali siano le soluzioni possibili per poter valutare accuratamente l’ acquisto di una cucina.
A – Per la profondità tradizionale di 60cm, l’altezza dello schienale consigliata è 54cm, misura necessaria per permettere una sufficiente visibilità sul piano di lavoro. Il pensile però provoca un senso di chiusura e la sua posizione rende difficoltosa la visibilità e la prensione del contenuto.
B – Aumentando la profondità della base a 65cm, è possibile abbassare il pensile che risulta più facilmente visibile e raggiungibile. Si determina così un minore senso di chiusura e una migliore visibilità sul piano di lavoro. L’altezza dello schienale consigliata è 48cm.
C – La profondità 80cm, che abbina alla base da 60cm uno speciale canale attrezzato, permette una maggiore visibilità sul piano di lavoro. La distanza consigliata dei pensili dal piano è di 42cm. Il contenuto del pensile risulta completamente visibile e accessibile anche nei ripiani superiori.
La profondità 80: Logica System di Valcucine – i vantaggi
A– Con la tradizionale profondità 60cm, nonostante la maggiore altezza dello schienale, il pensile dà una sensazione di chiusura ed ostacola la visuale sul piano di lavoro durante la preparazione dei cibi.
B– La profondità 80cm offre la possibilità di lavorare in uno spazio più aperto, lontani da spigoli e pensili, eliminando il senso di costrizione, dando una maggiore libertà di movimento e migliorando la visuale sul piano di lavoro, che viene utilizzato per l’intera superficie.
C– Un pensile tradizionale è collocato normalmente ad un’altezza che impedisce una completa visuale degli oggetti posti sul ripiano superiore, rendendone poco agevole l’utilizzo, in particolar modo alle persone di bassa statura.
D– La profondità 80cm consente di allontanarsi dai pensili e di abbassarli, rendendoli più visibili ed accessibili, aumentando contemporaneamente lo spazio antistante.
E– I pensili con apertura delle ante di tipo tradizionale, costituiscono un ostacolo e provocano un senso di costrizione.Inoltre, poiché spesso l’anta rimane aperta, è molto probabile negli spostamenti procurarsi contusioni alla testa.
F– L’anta basculante può rimanere aperta durante tutte le fasi del lavoro e permette di muoversi lateralmente e di chinarsi senza pericolo di procurarsi contusioni.
G– Lo scolapiatti posizionato ad un’altezza tradizionale è scomodo: il movimento per riporre i piatti appena lavati è innaturale e faticoso, il gocciolamento lungo il braccio inevitabile.
Lo scolapiatti ancorato al pensile non è agevole da pulire.
H– La profondità 80 permette di inserire lo scolapiatti all’interno del canale, dietro al lavello. Si ha la possibilità di riporre i piatti evitando il faticoso sollevamento delle stoviglie e il gocciolamento lungo le braccia. Lo scolapiatti è collegato direttamente al sifone per lo scolo dell’acqua.
I– Nelle cucine tradizionali la cappa è di solito troppo vicina al volto e impedisce di chinarsi sopra le pentole per verificare il procedere della cottura.
L -La cappa Libera di Valcucine, con la sua forma slanciata verso l’alto, libera la visuale e dà la possibilità di avvicinarsi più comodamente e in completa sicurezza alla zona fuochi per controllare l’andamento della cottura dei cibi.
Oltre alle dimensioni e al posizionamento degli elementi che la compongono, una cucina può considerarsi veramente funzionale se anche gli elementi che la formano sono comodi da utilizzare: un esempio su tutti riguarda gli elementi estraibili: senza dubbio il lavoro in cucina è semplificato se si scelgono basi con cassetti e cestoni estraibili, piuttosto che basi con le tradizionali ante. Esistono poi molte soluzioni interessanti per sfruttare comodamente lo spazio nelle cucine ad angolo…ma di questo argomento parleremo in un altro articolo…
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