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La cappa aspirante

LA CAPPA ASPIRANTE

Qualsiasi sia il tipo di cappa che andremo a scegliere, una cosa è certa: l’aria aspirata o verrà riemessa in circolo nell’ ambiente cucina dopo essere stata filtrata ( soluzione filtrante ) o verrà condotta all’ esterno ( soluzione aspirante ).
Quest’ ultimo caso, la soluzione più adottata e se vogliamo preferibile, spesso è condizionata se non impossibilitata da fattori non facilmente risolvibili: vediamo perchè:

Se il posizionamento della conduttura avviene per tempo, seguendo un progetto di cucina tutto è facile: il tubo inizierà il suo percorso nel punto esatto, sarà della dimensione adeguata e non sarà visibile ( a meno che questa non sia una scelta voluta , pensiamo ad una cucina in stile industriale o professionale… ).
Spesso però la casa o l’appartamento in questione sono già costruiti e quindi nell’acquisto di una cucina bisogna pensare anche a questo aspetto. Gli impianti idraulici ed elettrici possono essere spostati con più facilità di quanto si pensi, ma il tubo dell’aspirazione,per le dimensioni e il posizionamento alto nella parete o a soffitto comporterebbe modifiche e opere murarie abbastanza impegnative…

Come nascondere il tubo della cappa se il foro è già esistente?

Se i pensili sono abbastanza alti e la stanza non così grande da permetterne la visuale, un tubo piatto ( a sezione rettangolare ) bianco che poggia sopra i pensili può essere una semplice soluzione. Una mensola sopra pensile con un po’ di bordo ( se sta bene nel tipo di cucina ) aiuterebbe sicuramente a nascondere meglio il tubo.


 nascondere tubo cappa

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Raccordo da tubo a rotondo a rettangolare: la portata è la medesima per entrambe le sezioni


Se il tubo fosse invece comunque visibile , si può nascondere con una veletta di cartongesso profonda quanto i pensili e alta da sopra pensile a soffitto che nasconda il tubo.
Questa copertura potrebbe anche essere più profonda dei pensili, e sporgendo, essere utile per il posizionamento di luci a LED incassate della forma desiderata, utili ad illuminare meglio la zona operativa. Queste soluzioni sono valide e anche piacevoli alla vista se il lato della cucina interessato è tra due pareti: per essere chiari: se un lato è aperto, noi saremmo costretti a chiudere con cartongesso anche il lato corto e la nostra veletta diverrà uno scatolone appoggiato sopra i pensili…non proprio un bell’effetto da vedere….

 

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la veletta in cartongesso nasconde il tubo e ospita dei faretti

 

 

Se la forma della stanza e il percorso che il tubo dovrà fare non ci aiutano, si può passare ad un vero e proprio contro soffitto in cartongesso, che oltre ad esserci utile per nascondere tubo e permetterci di illuminare con libertà la nostra cucina, può contribuire a equilibrare una grande zona giorno ( open space ) “delimitando” ma senza separare la zona cucina dal resto. Un contro soffitto è da valutare anche per portare la cappa in una posizione lontana dalla parete, magari nella penisola.

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massima libertà di posizionamento con controssoffitto e cappa ad incasso

 

ALTRE SOLUZIONI

Un’ altra soluzione, sempre più utilizzata, è offerta dalle cappe da piano: in questo caso aspirando verso il basso, conduttura, e quindi il foro di uscita, possono essere posizionati quasi a raso terra. Con le giuste considerazioni sugli ingombri dei tubi ( ci passa il tubo sotto le basi se lo zoccolo è alto almeno 10 cm, o, in alternativa, se c’è spazio per passare dietro le basi cucina ). Il percorso del tubo e l’uscita nella parte  bassa, possono essere quindi nascosti con più facilità dai mobili, ovviando a posizionamenti del foro cappa problematici , insufficienti  o addirittura mancante.

 

bora

 

Bora schema tubazioni


 

 

 

Se nessuna di delle  soluzioni appena viste fosse adottabile, si potrà optare comunque per una soluzione filtrante:
negli ultimi anni i filtri a carboni di molte aziende specializzate nella produzione di cappe sono stati notevolmente migliorati, rendendo questo sistema, non più una soluzione “di ripiego” ma una valida alternativa. I filtri ai carboni attivi trattengono parte degli odori e delle sostanze contenute nei  vapori di cottura. I filtri a carboni vanno sostituiti ogni paio d’ anni, o anche prima se l’utilizzo è molto intenso. La cappa filtrante affrancata dall’ assenza di una conduttura può avere svariate forme. In un articolo dedicato parliamo proprio di questa tipologia di cappa e dei nuovi sistemi di filtraggio.

 cappa Dama Falmec

una valida cappa filtrante: Dama di falmec. La cappa diventa anche un oggeto da ammirare…

 

 

ALTRI CONSIGLI :

Come si può ottenere una cappa silenziosa?
Il cuore della cappa è il motore, che ne determina la capacità aspirante. Per ottenere una buona aspirazione, la potenza del motore deve essere adeguata alla forma, alla tipologia e alla misura della cappa. Il motore può essere posizionato all’interno della cappa e in questo caso deve essere di ottima qualità per avere una rumorosità contenuta. Se si vuole ridurre ulteriormente la rumorosità si può installare un motore remoto esterno avendo cura di eseguire una conduttura che eviti la formazione di vortici d’aria che potrebbero rendere la cappa molto rumorosa. Il motore remoto può essere fissato alla parete esterna della casa o sopra il tetto.

 

motore remoto cappa

 

Quali dimensioni deve avere una cappa per una buona aspirazione?

Con un piano cottura di larghezza maggiore o uguale alla cappa, vapori e odori non possono essere aspirati completamente, sopratutto se la cappa non è dotata di motore potente. Se si inserisce una cappa di larghezza maggiore rispetto al piano cottura, si ottiene un’aspirazione più completa e un risultato estetico sicuramente più accattivante in quanto la cappa può diventare un elemento d’arredo e di design che caratterizza la cucina.
Per motivi di sicurezza l’altezza della cappa dal piano cottura non deve essere inferiore ai 65cm.
Se la cucina a parete con una profondità di 80 cm anziché i classici 60 cm, viene corredata da una cappa aspirante di dimensioni ridotte che non ci sarà una buona aspirazione dei fumi.
Meglio quindi valutare cappe con forme e dimensioni tali da riuscire a coprire completamente la zona cottura, con maggiori vantaggi per l’aspirazione.

 

cappa tealiccio Valcucine

cappa tlibera valcucine

 

Due cappe di Valcucine pensate anche per cucine profonde 80 cm :  il vetro  convoglia il vapore verso un motore potente. Nessun ostacolo mentre si lavora e massima libertà visiva.

 

 

ALTRE CONSIDERAZIONI DI CARATTERE TECNICO

A cosa serva la valvola di ritegno?
La valvola di ritegno in una cappa permette, a motore spento di chiudere il tubo impedendo afflussi d’aria esterna indesiderati, a motore acceso automaticamente si apre. L’assenza di tale valvola rischia di causare sgradevoli inconvenienti. In particolari situazioni che possono crearsi all’interno dell’abitazione (correnti d’aria o depressioni) l’eventuale vicinanza del foro di espulsione esterno ad altri camini può provocare l’aspirazione dei gas tossici provenienti dal caminetto, dalla stufa, o dagli scarichi delle caldaia. Inoltre in assenza di valvola di ritegno si può verificare l’ingresso fastidioso di aria fredda dall’esterno. Per effetto camino, la cappa sprovvista di valvola di ritegno, anche se spenta, tende ad aspirare l’aria calda dalla stanza e a convogliarla verso l’esterno determinando un consumo energetico indesiderato. Se la cappa non possiede la valvola di ritegno integrata, si consiglia il montaggio di una valvola unidirezionale separata, in corrispondenza della parete esterna.

 

fori areazione cappa

A cosa servono i fori di ventilazione?

All’interno della cucina, deve necessariamente affluire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla regolare combustione del gas. Inoltre bisogna tener conto che l’aspirazione della cappa in mancanza di afflusso d’aria in cucina dall’esterno, può generare una depressione che impedisce la completa espulsione dei fumi. Per ovviare a questi due problemi l’afflusso naturale dell’aria deve avvenire per via diretta attraverso aperture permanenti di ventilazione praticate sulle pareti del locale che danno verso l’esterno. Tali aperture, regolamentate dalla Normativa UNI7129, devono avere sezione netta di passaggio di almeno 6cm per ogni kW di portata termica installata, con un minimo di 100cm
Il foro nella parte alta del locale serve a risolvere il problema dato dall’utilizzo di gas GPL che, oltre a richiedere un maggiore apporto d’aria in cucina per la combustione, ha una densità relativa inferiore rispetto al metano.

La normativa consente anche la ventilazione indiretta, mediante prelievo dell’aria da locali adiacenti a quello da ventilare purchè il locale adiacente sia dotato di ventilazione diretta e non sia adibito a camera da letto o non sia un ambiente con alto rischio d’incendio (autorimesse, garage, magazzini). Inoltre il locale adiacente non deve essere messo in depressione rispetto al locale da ventilare per effetto della presenza di un altro apparecchio funzionante con un qualsiasi combustibile (caminetto, stufa…) oppure con un dispositivo di aspirazione per il quale non sia stato previsto un ingresso di aria. Il flusso d’aria dal locale adiacente può avvenire attraverso aperture permanenti oppure, in presenza di porte che dividono i due ambienti, può essere ricavato maggiorando la fessura tra la porta ed il pavimento (min. 2cm). E’ consigliabile praticare dove possibile le aperture di ventilazione in un locale adiacente alla cucina in quanto si evitano le fastidiose corrrenti d’aria fredda (l’aria prima di raggiungere la cucina fa in tempo a riscaldarsi) e gli odori non si espandono verso gli altri ambienti della casa ma vengono convogliati nella giusta direzione.

 

SE VUOI SAPERNE DI PIU’ VIENI A TROVARCI IN NEGOZIO O CONTATTAMI : elisa@dinalemario.com  marco@dinalemario.com

 



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